La rassegna estiva lancia dal teatro dell'antica città una speranza di rinascita: Pompei torna in scena con gli spettacoli di Fabre, Tiezzi, Dante, Baliani, Rodriguez.
“Mai come questa volta tornare a teatro segna un possibile ritorno alla vita. E non solo perché in
questo interminabile anno di peste il teatro ci è venuto a mancare. Anche perché quest’estate potremo finalmente tornare a sederci su uno di quei monumenti di pietre antiche, ed eterne, da cui è cominciata la prima idea di teatro come luogo in cui gli uomini possono formulare domande a ciò che è vivo e a ciò che è destinato a morire”.
Così Roberto Andò presenta la quarta edizione del Pompeii Theatrum Mundi, la rassegna estiva del “Teatro di Napoli – Teatro Nazionale” che dirige e che avrà dal 24 giugno al 25 luglio come scenario il Teatro Grande di Pompei. La manifestazione riprende, dopo la sospensione dell’anno scorso, con cinque spettacoli promossi dal Nazionale di Napoli insieme con il Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival - Campania Teatro Festival.
Un Teatro del sentire contemporaneo
Gli spettacoli che andranno in scena nel Pompeii Theatrum Mundi sono opere contemporanee scelte per superare la settorialità di un teatro 'classico' in nome di un teatro di valori condivisi. Secondo il direttore Andò, sono “uniti da un filo forte che lega la catastrofe alla resurrezione". La rassegna si augura di accompagnare il teatro oltre la crisi, momento di vera rinascita.
Si apre giovedì 24 al 26 giugno con Jan Fabre, il poliedrico artista belga che porta in scena Resurrexit Cassandra (info e Date), testo scritto da Ruggero Cappuccio con interprete in questo caso Sonia Bergamasco. Legato alla storia di Cassandra e all'idea della profezia come dimensione dell’autoinganno umano, è parte di un’operazione su più ampia scala che ha visto Fabre confrontarsi con il testo dello stesso autore in versioni linguistiche diverse, in nome di un superamento dell’incomprensibilità.
A luglio saranno protagonisti Federico Tiezzi, Dante e Mario Luzi con lo spettacolo Il purgatorio. La notte lava la mente (Info e Date), su testo di Luzi: il regista si confronta con la dimensione del Purgatorio, la cantica dantesca in cui l’elaborazione del dolore approda alla speranza.
Emma Dante, artista dallo sguardo profondo, si lascia ispirare da Giovan Battista Basile per il suo Pupo di zucchero, la festa dei morti (Info e Date). Una rilettura dell’usanza del 2 novembre di scambiare tra mondo dei vivi e dei morti, in un banchetto contro la solitudine. Lo spettacolo poi verrà portato al Festival di Avignone.
Marco Baliani, l'arte di Mimmo Paladino e il testo attualissimo di Franco Marcoaldi propongono la prima di Quinta stagione (Info e Date). Il monologo, sfida tra poesie e teatro, racconta la necessità di aggiungere una stagione per inquadrare un tempo diventato ormai incomprensibile.
La chiusura dell’edizione 2021 di Pompeii Theatrum Mundi, dal 23 al 25 luglio, è con il debutto in prima assoluta italiana de La cerisaie / Il giardino dei ciliegi (Info e Date), classico di Anton Cechov riletto dalla regia del portoghese Tiago Rodrigues. Protagonista è Isabelle Huppert in una produzione condivisa con il Festival d’Avignone.